1 - I COLLI CESENATI
Il lungo viaggio del Gran Brevetto 2020 “Alla scoperta dell’Appennino” parte dalle dolci colline del Sangiovese di Romagna con un giro facile di 60 chilometri. I colli cesenati di Borghi, Roncofreddo, Montiano e Longiano sono tra le salite più gettonate tra i ciclisti della zona. Stradine di campagna poco trafficate e vigneti a perdita d’occhio saranno il piatto forte di giornata. Si parte e si arriva a Villa Verucchio, sede del BiciClubItaliano con la propria traccia GPS.
2 - GIRO DELLA PANORAMICA DEL SAN BARTOLO
Ancora una volta aperto a tutti i tipi di preparazione con 56 chilometri e 800 metri di dislivello, la Panoramica del San Bartolo che collega Pesaro a Gabicce Mare (ormai in disuso dagli automobilisti grazie alle vie di comunicazione più veloci) vi conquisterà sin dal primo chilometro. Gli ultimi 15 chilometri sono gli stessi dell’ultima parte della Gran Fondo Squali, con un susseguirsi di sali e scendi vista mare a un centinaio di metri di quota. Se trovate la giornata limpida, il panorama sull’Adriatico sarà mozzafiato!
3 - I COLLI DI ROMAGNA
La base di partenza torna Villa Verucchio, ma la strada inizia a puntare piano piano verso l’entroterra. Dopo i primi chilometri totalmente piatti arriva il primo vero ostacolo di questo Gran Brevetto: i 1.500 metri che portano a Torriana. Si scende nella valle dell’Uso, si sale a Sogliano al Rubicone si arriva nella valle del Savio: zona famosa dai ciclisti di tutto il mondo per essere attraversata dalla Nove Colli. Proprio da Mercato Saraceno andremo ad onorare la “Regina” di tutte le Gran Fondo con sua maestà il Barbotto, salita dalle pendenze crudeli e dai tornanti infernali. Si rientra dal Passo delle Siepi per planare nuovamente in Valmarecchia.
4 - I MURI DEL CONCA
Con 1.800 metri di dislivello in 95 chilometri l’asticella della difficoltà si alza notevolmente (del resto ora siamo in corsa per il Brevetto “Argento”). Si parte da Cattolica e in rapida successione si scalano verso l’entroterra i colli di Misano Monte, San Clemente, Croce, e Montescudo. Ma questo è solo un antipasto, perchè da Santa Maria del Piano si sale verso l’inedito strappo di “Gaiano” (massima del 24%). Da Sassofeltrio si scende e dopo qualche chilometro di fondovalle si scala l’asperità più lontana che ci porta al borgo di Monte Grimano Terme dove avremo il nostro giro di boa. Il piatto forte arriva al chilometro 65 con sua maestà “Marazzano”: 900 metri di follia a una media del 14% e una massima che sfiora il 26%. Non è finita, perchè per arrivare a casa ci sarà ancora Montefiore Conca…
5 - SULLE STRADE DEL PIRATA
Completa il Brevetto Argento un grande classico tra ciclisti locali: il giro del Monte Carpegna, montagna sulla quale il “Pirata” Marco Pantani si allenava regolarmente e dove è a lui dedicata la salita al famoso Cippo del Carpegna. Il primo anno è stato percorso dal versante più ripido, mentre quest’anno si affronterà da quello più lungo e panoramico con quasi 20 chilometri di ascesa e 1.000 metri di dislivello. Prima di questa asperità però si sale a Serra San Marco dalla salita di Maiolo. Dopo il Monte Carpegna il rientro è più facile con l’ultima asperità di Villagrande e la discesa verso San Leo. Saranno 110 km con circa 2.300 metri di dislivello.
6 - PASSO DEI MANDRIOLI - LA VERNA - BALZE
Si parte per la prima e unica volta da Novafeltria, subito in salita verso Perticara. Si entra nella valle del Savio e si raggiunge Bagno di Romagna dalla vecchia provinciale parallela alla E45 e proprio dalla famosa località termale inizierà il piatto forte di giornata: il Passo dei Mandrioli (11 chilometri di salita). Una volta a Badia Prataglia però non si continuerà a scendere ma si svolterà a sinistra verso i Chiusi di La Verna nel parco delle foreste casentinesi. Questa inedita salita è lunga 10 chilometri e arriva in uno dei luoghi di culto più famosi di tutto il mondo. La successiva discesa a Pieve di Santo Stefano (punto più lontano dell’itinerario) è l’inizio delle ultime due asperità: la prima fino al Poggio dell’Aquila (1.000 metri di quota) e l’ultima fino alla stazione climatica delle Balze alle pendici del Monte Fumaiolo. Gli ultimi 30 chilometri in constante discesa ci riportano all’abitato di Novafeltria dopo un’avventura lunga 162 chilometri con oltre 3.000 metri di dislivello.
7 - MONTE CATRIA E MONTE NERONE
Il traguardo finale del trittico appenninico parte dal mare di Cattolica per un’estenuante cavalcata di 234 chilometri e oltre 4.000 metri di dislivello alla conquista del Monte Catria e del Monte Nerone. Le asperità però iniziano dopo appena 40 chilometri con la prima facile risalita verso Urbino e un successivo e fastidioso falsopiano in salita verso Piobbico, punto di partenza del Monte Nerone, prima montagna a essere scalata (12 chilometri di salita). Il Monte Catria che arriva quasi subito termina appena sotto la sua vetta (raggiungibile solo in Mtb o a piedi) in altrettanti 15 chilometri di ascesa. Il rientro è tutto in pianura attraverso le meraviglie della Gola del Furlo fino Fano per poi costeggiare la costa con le residue forze rimaste nelle nostre gambe. Il brevetto Oro è servito!